Di primo acchito verrebbe da pensare che un microfono sia un oggetto ad uso e consumo esclusivo di un ristretto gruppo di persone animate dal sacro fuoco dell’arte, soprattutto canora.
Riflettendoci meglio, invece, molti e compositi sono gli utenti che ne possono fare uso, anche in contesti meno scenografici: oratori di una qualsiasi assemblea, doppiatori, sacerdoti, relatori di fronte a platee di vario genere, traduttori, speaker radiofonici, guide turistiche per gruppi, politici, DJ, giornalisti, eccetera.
Allora, andiamo a scandagliare l’argomento, vedendo come funziona un microfono, se e quanti tipi ne esistono e quali modelli sono adatti ad uno scopo piuttosto che ad un altro.
Innanzi tutto: che cosa è un microfono?
In pratica, un microfono trasforma le onde sonore in energia elettrica
Come avviene questo cambiamento?
In base alla tecnologia (l’elemento che vibra!) attraverso cui le onde sonore vengono trasformate in impulsi, si cominciano a differenziare le varie tipologie di microfono.
I microfoni generalmente si differenziano in base a:
- a)- il trasduttore usato,
- b)- la direttività con cui ricevono i suoni,
- c)- la forma
a)- Andiamo quindi a definire i vari tipi di microfono in base al componente che incorporano, cioè alla tipologia di funzionamento:
Esempi di microfono dinamico o a bobina mobile
All’interno di questo microfono la membrana vibrante, o diaframma, è costituita da una bobina immersa in un campo magnetico.
La voce fa vibrare il diaframma i cui movimenti spostano la bobina provocando un cambio del campo magnetico e quindi una variazione di modulazione dell’energia elettrica. L’impulso così ottenuto viene amplificato o registrato.
Così chiamato perché basato sul principio di condensazione.
All’interno di questo microfono trovano posto due lamine metalliche: una fissa e l’altra mobile.
Parlando al microfono, la lamina mobile oscilla, cambiando così la tensione all’interno del condensatore. Ciò crea una serie di impulsi elettrici che possono poi essere registrati o amplificati. Essendo un sistema molto sensibile, si presta a captare suoni anche da grande distanza.
Esempi di microfono a condensatore o valvolare
- Plug and Play: con una porta dati USB 2.0 non è necessario alcun software driver aggiuntivo o...
- Modello di Pickup Cardioide: il microfono ha un pattern di pickup cardioide e un'eccellente funzione...
- Facile da Installare: non necessita di assemblaggio, è sufficiente collegare il filtro pop al...
- Compatibilità e Uso Versatile: Compatibilità e uso versatile: i microfoni di registrazione a...
- Suono Professionale: La capsula microfonica aggiornata con preamplificatore FET a basso rumore,...
- Schema Cardioide: TC20 adotta un diagramma polare cardioide con eccellenti capacità di soppressione...
- Microfono a condensatore cardioide a grande diaframma, ideale per la produzione musicale, la...
- Capsula a condensatore True da 1 pollice HF6 con una risposta in frequenza uniforme, alta...
- Rumore eccezionalmente basso (4dBA) - il microfono a condensatore da studio più silenzioso del...
All’interno del microfono questa volta si trova un’intelaiatura a forma di nastro che si muove quando riceve le onde sonore, ingenerando una variazione di tensione del campo magnetico che produrrà gli impulsi elettrici che verranno quindi amplificati.
Esempi di microfono a nastro
Funziona sul principio della piezoelettricità, cioè sulla capacità che alcuni cristalli naturali hanno di generare impulsi elettrici, se sottoposti ad una sollecitazione meccanica.
All’interno del microfono trovano posto dei cristalli di sale di Rochelle che si deformano a seconda delle onde sonore create dalla voce, trasmettendo delle scariche elettriche che vengono poi ritrasformate in voce ed amplificate.
Quanto più si modificano i cristalli, quanta più energia producono.
Questo tipo di microfono funziona sull’opposizione che un materiale esercita al transito di un flusso magnetico, principio detto della riluttanza.
All’interno del circuito del microfono è inserito un elemento mobile ferromagnetico che viene fatto vibrare dalle onde sonore. L’oscillazione innesca un cambiamento della riluttanza del componente e una modulazione della corrente.
Esempi di microfono piezoelettrico o a cristallo o ceramico
Questo microfono per chitarra funziona a contatto diretto con la sorgente sonora. Essere in...
Presa jack maschio, adatta per cavo universale con spina jack femmina da 6,35 mm (standard...
Viene fornito con nastro biadesivo e velcro autoadesivo per molteplici opzioni di...
Oltre che per la tecnologia usata per trasformare le onde in impulsi elettrici, i microfoni si distinguono anche per la direttività con cui catturano il suono, cioè, in parole povere, da quale direzione sono in grado di captare un rumore.
b)- Andiamo quindi a conoscere anche questo tipo di classificazione:
OMNIDIREZIONALE
Considerando la sezione rossa come il campo in cui il microfono è in grado di captare i suoni, si intuisce che questo modello sia in grado di raccogliere i suoni a 360° dall’ambiente che lo circonda.
Il segnale non varia a seconda della posizione della fonte; tutto viene captato nel medesimo modo. Proprio per questo motivo, questo modello è conosciuto anche come microfono panoramico.
CARDIOIDE
Molto romanticamente, questo modello prende il nome dalla forma vagamente a cuore stilizzato del campo di ricezione dei suoni.
Come si può intuire dal disegno a fianco, è un microfono unidirezionale, in grado, cioè, di catturare i suoni da un’unica direzione e da una fonte ben precisa.
BIDEREZIONALE
Questo tipo di microfono è in grado di captare suoni provenienti da due sorgenti che siano poste una di fronte all’altra.
SUPERCARDIOIDE
È il tipo amplificato del modello precedentemente visto a cardioide; in grado di catturare suoni, seppure in maniera limitata, anche dalla parte opposta da cui li riceve il cardioide.
IPERCARDIOIDE
Detto anche iperdirezionale, questo microfono è in grado di percepire in maniera più accentuata il rumore di fondo.
È, come sensibilità, un gradino sotto la versione bidirezionale
Esempi di microfono cardioide
Esempi di microfono omnidirezionale
Esempi di ,icrofono bidirezionale
Esempi di microfono supercardioide
Esempi di microfono ipercardioide
c)- Infine, l’ultimo modo per differenziare i microfoni è tramite la loro forma. Ecco quindi che si possono avere microfoni:
Migliori microfoni a forma di gelato
- Microfono dinamico per voce con aumento della media frequenza per un'eccellente proiezione della...
- Risposta in frequenza ultra-ampia per un suono brillante e trasparente
- L'uscita del segnale estremamente alta permette alla tua voce di farsi sentire
- Capsula microfonica progettata appositamente per conferire chiarezza alla gamma di frequenze...
- Il pattern polare a cardioide riprende il segnale audio dalla sorgente, garantendo la reiezione di...
- Design industriale modernizzato con finitura metallica nera e classica testa sferica a griglia...
- AUSGEZEICHNET IN DER MUSIKALISCHE QUALITÄT: Die spezielle technische Behandlung von Audiofrequenz...
- HOCHWERTIGES MIKROFON METALLGITTER: Hochwertiges Mikrofon Metallgitter kann den Sound zu Sound...
- MEHRERE GERÄTE UNTERSTÜTZEN: Verschiedene Geräte voll unterstützen, wie zum Beispiel DVD,...
È probabilmente il modello più comune e diffuso di microfono; la forma e il modo di impugnarlo fanno senza dubbio pensare ad un cono gelato
Migliori microfoni Lavalier
- Registrazione di alta qualità, compatto e facilmente occultabile, angolo regolabile.
- Compatibilità: DJI Mic 2, DJI Mic
- Contenuto della confezione: Microfono Lavalier DJI × 1
- 【 Registrazione di Alta Qualità 】Il microfono lavalier ha un'ampia risposta in frequenza e...
- 【 3 Adattatori e Alta Compatibilità】Con 3 adattatori, adattatore tipo C, standard da 3,5 mm,...
- 【 Lunghezza Adeguata e Duratura】Il microfono ha 2 m di cavo, quindi è possibile spostarsi nella...
- Nota: supporta solo amplificatori di tipo TRS. Molti amplificatori sono di tipo TS, è necessario...
- CANCELLAZIONE DEL RUMORE: i microfoni Gyvazla Lavalier registrano un suono pulito e chiaro per...
- JACK COMPATIBILE TRRS DA 3,5 MM: - Basta collegare il microfono al telefono o allo smartphone...
Chiamato anche microfono a spillo, è molto contenuto nelle dimensioni e solitamente si attacca, con una piccola clip, al bavero di una giacca o ad un indumento in modo da restare vicino alla bocca della persona microfonata.
Dello stesso genere è il microfono ad archetto, che viene indossato come un sottile cerchietto per i capelli, assicurato dietro ad un orecchio. Il microfono, se di piccola dimensione, poggia su una guancia; se un pò più grande, sta davanti alla bocca. Quest’ultima versione è spesso abbinata a delle cuffie per l’ascolto.
Esempi di microfono a collo di cigno
È un microfono dal design molto affusolato e abbastanza piccolo nelle dimensioni. È retto da un’asta fissata ad un piedistallo o ad una superficie piana; proprio questa sua sagoma richiama l’elegante e sinuoso collo del cigno, piegato in avanti per meglio catturare la voce della persona che vi sta di fronte.
Esmepi di microfono a fucile
- Progettato per la produzione video e l'acquisizione audio broadcast (ENG/EFP)
- Lunghezza estremamente corta (inferiore a 175 mm) ideale per l'uso con fotocamere digitali compatte
- Fornisce l'angolo di accettazione stretto desiderabile per il pickup del suono a lunga distanza
- Proel EIKON MFC81 Microfono professionale a forma di fucile 360 mm. / Caspula a c ondensatore back...
- Costruzione leggera per un uso con telecamere e per riprese ambientali. / Tipo di trasduttore:...
- Sensibilità 1KHz: -45 dBv ± 3 dB -38 dBv ± 3 dB SPL per 1% THD: 130dB. Impedenza: 1000 ohm....
- OLED Visualized Power: Comica VM20 è un microfono video dotato di schermo OLED per la...
- Due modalità di filtro Low Cut: 75 / 150Hz due modalità di filtro Low Cut possono filtrare...
- Compatibilità : Il microfono per videocamera Comica CVM-VM20 è dotato di cavo di uscita TRS /...
Ha una forma cilindrica allungata di circa 50/60 cm studiata apposta per percepire nel miglior modo possibile i suoni provenienti dalla zona posta proprio di fronte al microfono
Anche nel settore dei microfoni comincia a prendere piede questa tecnologia di indiscussa praticità. I microfoni possono essere di tipo differente, la caratteristica comune è la capacità di trasmettere il segnale elettrico ad un dispositivo connesso senza fili.
L’ampia gamma di modelli e le loro differenti caratteristiche non sono state sviluppate ad esclusivo fine commerciale; al contrario, delineano il campo d’impiego più adatto per ciascun microfono.
Migliori microfoni wireless
Andiamo quindi a conoscere quale sia l’utilizzo ottimale per ciascun modello, con annessi pregi e difetti.
Cominciamo dai modelli per tipo di trasduttore:
MICROFONO |
USO OTTIMALE |
PREGI |
DIFETTI |
Dinamico | è considerato il miglior modello per voce. Trova largo impiego nelle conferenze, nei congressi, nei concerti. In tutti quei contesti dove la voce svolge un ruolo fondamentale | Non ha bisogno di un alimentatore per funzionare; è sufficiente una batteria, perché ha consumi molto bassi. Non necessita quindi di rete elettrica.
È trasportabile ed ha una buona resistenza agli urti. Economico |
Basando il suo funzionamento su un sistema magnetico, la qualità del suono prodotto potrebbe essere inficiata dalla vicinanza di calamite o trasformatori |
A condensatore | è considerato il miglior microfono per registrare musica, suoni e voci. trova quindi impiego negli studi di registrazione, nei doppiaggi nelle stazioni radio e nelle tv | Le registrazioni effettuate con questo tipo di microfono hanno un livello qualitativo molto alto | Il sistema interno di funzionamento è molto delicato e poco resistente anche ad urti non importanti. Per questo viene quasi sempre usato in postazione fissa.
Per funzionare al meglio ha bisogno di una fonte di energia potente; va quindi collegato alla rete. Può essere abbastanza/molto costoso |
A nastro | Ha avuto il suo momento di gloria a cavallo fra gli anni ’60 e ’70. Oggi è stato un pò messo da parte | Taluni lo ritengono tuttora il miglior microfono per la registrazione di voci e strumenti, cui conferisce un timbro inconfondibile | È molto delicato, subisce la polvere e l’usura.
Essendo quasi un articolo per amatori è, mediamente, molto costoso |
Piezoelettrico | Viene usato per captare un suono senza badare troppo alla sua qualità. Trova largo impiego nella telefonia o per le traduzioni simultanee . I musicisti ne fanno uso per accordare i loro strumenti a corda | Il componente interno può essere rinchiuso in spazi molto piccoli.
Gli elementi che lo compongono sono economici ed è abbastanza facile costruirne una versione artigianale |
La resa del suono non ha alti livelli qualitativi |
Elettromagnetico | L’utilizzo è abbastanza circoscritto: in campo medico è utilizzato nelle protesi acustiche |
Passiamo adesso a considerare i diversi modelli per direttività:
MICROFONO |
USO OTTIMALE |
PREGI |
DIFETTI |
Data la sua ricettività a 360°, questo microfono viene impiegato in tutte quelle situazioni in cui è necessario captare suoni provenienti da più fonti: concerti dal vivo con il pubblico di sottofondo, documentari | Consente una buona resa, anche se non puntato verso una specifica fonte; non aumenta il volume del suono qualora la sorgente fosse troppo vicina | Data la sua omnidirezionalità, esiste il rischio che i rumori di sottofondo prendano il sopravvento | |
Captando i suoni solo da un lato, trova impiego nelle conferenze, nelle lezioni, nei corsi, nei concerti, nelle conferenze stampa, ovunque ci sia uno speaker. Viene spesso usato anche nel canto | Messo a punto per ricevere nitidamente la sola voce dell’oratore, riesce ad attenuare i rumori circostanti riducendo al massimo l’effetto eco | Rimane sensibile ed amplifica vibrazioni, schiocchi e fischi | |
Serve in presenza di due persone che utilizzino lo stesso microfono. Per esempio nello studio di una radio | Sulle due voci funziona come un microfono unidirezionale, annullando rumori di fondo ed eco, ma captando suoni da due fonti distinte | È scomodo per l’utilizzo che prevede una certa vicinanza fra le due persone che ne fanno uso | |
Come il modello cardioide, questo microfono riceve suoni da una fonte principale , MA inserendo anche parte del rumore di sottofondo: ideale per la registrazione di orchestre | Il lato positivo sta nella mediazione fra la ricezione definita della fonte primaria profilata da una rumore di fondo attutito | Rimane difficile il posizionamento finale per la corretta captazione delle due sorgenti | |
Come si intuisce dal disegno a fianco, stiamo parlando di un microfono supercardioide con un’accentuata capacità di ricezione del rumore di sottofondo; un gradino sotto il bidirezionale | Gli stessi del modello ipercardioide | Gli stessi del modello ipercardioide |
Infine, prendiamo in considerazione i modelli di microfono in base alla loro forma:
MICROFONO |
USO OTTIMALE |
PREGI |
DIFETTI |
A gelato | Dovunque: radio, tv, conferenze, interviste, sale di incisione, meeting, concerti, lezioni… | Sono costituiti da componenti di ottima qualità che consentono una resa molto precisa del suono.
Facilmente posizionabile, in modo da captare al meglio i suoni |
Sono un pò ingombranti.
Si ricorrere spesso a bracci ed aste di supporto. Ma ciò limita i movimenti. Se tenuti con le mani, bisogna essere bravi ad evitare le vibrazioni che causano fischi e fruscii |
Lavalier | Combina l’esigenza di parlare al microfono con la necessità di muoversi liberamente: attori di teatro, giornalisti in studio, comici, cantanti/ballerini | L’assoluta libertà di movimento.
Le dimensioni ridottissime (quindi non ingombranti) che i modelli attuali hanno raggiunto |
La qualità della resa non sempre raggiunge i livelli più alti. Essendo a contatto con il corpo è suscettibile ai fruscii. Il sistema di trasmissione del segnale è contenuto in una scatoletta portata alla cintura: bisogna non allontanarsi troppo dall’amplificatore per non compromettere la qualità del suono |
A collo di cigno | Messo a punto per recepire al meglio la voce dell’oratore attutendo i rumori di fondo, è ideale per le conferenze ed ogni sorta di meeting | Facilmente posizionabile di fronte a persone sedute, consente la massima spigliatezza. Il design affusolato non copre il volto dell’oratore consentendogli di interagire più facilmente con gli astanti | È bene che sia settato prima dell’uso perché l’urto, anche inavvertito, o la sistemazione quando già in funzione creano riverbero e fischi |
A fucile | Pensato per catturare con la massima precisione una fonte sonora che ha di fronte. Usato frequentemente dai giornalisti o per effettuare registrazioni in esterno | La precisione con cui riesce a puntare la sorgente del suono, caratteristica che torna molto utile a giornalisti e reporter quando devono registrare le dichiarazioni di un qualche personaggio | Tanto è adatto per l’esterno quanto è inadatto per l’interno, dal momento che è estremamente sensibile all’eco ed al riverbero |
Wireless | Tutte quelle occasioni in cui i fili possono creare impaccio e sia necessario il libero spostamento dell’oratore o del microfono | La libertà di movimento che consentono a chi li utilizza | Il raggio di azione oltre il quale non riescono a trasmettere un buon segnale all’amplificatore |
Avendo adesso acquisito un’idea più precisa sul funzionamento dei microfoni e sull’ambito in cui ogni modello può dare i migliori risultati, la domanda successiva che sorge spontanea è
Ma quanto può costare un microfono?
Gli elementi che concorrono a determinare il prezzo finale di un microfono sono diversi, fra cui il materiale di fabbricazione, la componente interna in grado di trasformare le onde sonore in impulsi, il design… ma, sicuramente, quella che merita la maggiore attenzione è la qualità della resa del suono, anche in prospettiva dello scopo per il quale si intende usare il microfono.
Un microfono dinamico può costare meno di 10€; certo, dobbiamo essere consapevoli che non stiamo acquistando il massimo della qualità!
Comunque, questo tipo si colloca in una fascia abbastanza abbordabile, con prezzi medi dai 40 agli 80€ fino ai 400 e oltre per i modelli professionali.
Anche il microfono a condensatore spazia dai 10 ai 25€ di media, fino ad oltre i 1000€ per i modelli da studio professionale.
I microfoni a nastro, oggi per lo più destinati ad una nicchia di amatori, sono in media più cari e possono arrivare a costare oltre i 2000€.
I microfoni ad uso “casalingo”
In epoca di smart working e video lezioni si è consolidata una tendenza cominciata con la produzione di video ed audio “casalinghi” per la pubblicazione sui canali social.
Tutti noi riceviamo, guardiamo e ritrasmettiamo sulle varie App video “home-made” dei più disparati generi: musicali, tutorial, propagandistici, educativi, spiritosi, e chi più ne ha, più ne metta.
Oltre alla fantasia e alla creatività, la qualità del risultato finale può dipendere dall’impiego di determinati strumenti atti a migliorare il livello delle riprese video e della resa audio, sebbene la maggior parte dei dispositivi a nostra disposizione siano già equipaggiati in tal senso.
Ecco che allora un microfono può consentire di registrare preventivamente con maggior nitidezza una lezione da trasmettere poi agli studenti in video o una presentazione per un progetto di lavoro in smart working, evitando i malfunzionamenti delle video chiamate, su una rete spesso sovraccarica.
E non dimentichiamo i bambini, cui sono dedicati tanti modelli di microfono da karaoke… speso usati anche dai grandi!
Microfono per musica e karaoke
Come funzionano i microfoni da pc?
L’uso, come conviene a questo tipo di tecnologia, è abbastanza immediato. Molti computer presentano già il jack apposito per inserire il cavo del microfono; altrimenti è sufficiente acquistare un adattatore che spesso termina in una comune chiave usb. Da valutare attentamente la qualità di questo accessorio da cui può dipendere poi la resa audio finale.
Anche per questo genere di microfoni ad uso “casalingo” la scelta è variegata con prezzi che vanno dai 20€ per i modelli più semplici e da bambini a salire, con offerte per tutte le tasche.
Migliori microfoni da pc
Quali sono le marche più affidabili?
Per quanto riguarda i microfoni ad uso professionale, ottimi sono i prodotti di Shure, Tonor, Yanmai, Neewer.
Per articoli ad uso casalingo si consigliano Aobetak, Agptek, Mosotech, Eivotor, Trust, Gyvazla.
Di che manutenzione ha bisogno un microfono?
Venendo accostato alla bocca di uno o più utenti, può sorgere il dubbio se il microfono non richieda periodici trattamenti di igienizzazione e di pulizia.
Le griglie possono (e devono!) regolarmente essere pulite con un detergente di uso comune ed uno spazzolino.
Prima di rimontarle è necessario assicurarsi che siano perfettamente asciutte.
Che cosa temono i microfoni?
In generale si tratta di un articolo abbastanza delicato che può venir danneggiato da una caduta accidentale o da un urto importante.
Molto dipende anche dal trasduttore usato; come abbiamo visto, proprio per la sua delicatezza, il microfono a condensatore viene solitamente utilizzato in studio, in postazione fissa.
I microfoni possono temere l’esposizione prolungata a temperature estreme: è bene non lasciarli a lungo sotto il sole o in ambienti eccessivamente umidi. In questo senso, sarebbe buona norma riporli in una scatola assieme ad una bustina di sali disidratanti.
Le temperature troppo rigide causano un irrigidimento del diaframma che provoca un cambiamento nella risposta in frequenza ed un aumento del rumore dovuto all’umidità. Non appena possibile è bene asciugare accuratamente il microfono con un panno e collocarlo in un ambiente secco.
Gli accessori indispensabili
Oltre al cavetto adattatore per il pc, può essere indispensabile, per un risultato ottimale, il filtro antivento, il cui scopo è di eliminare gli effetti sonori specificati nel nome. Questo può essere un semplice cappuccio di spugna da applicare sul microfono o assumere quella buffa consistenza pelosa che spesso vediamo in tv nelle interviste in esterno.
Anche un supporto può essere utile, soprattutto se serve libertà di movimento per le mani.
Disponibili semplici basi di appoggio, treppiedi ed aste; quest’ultime che tanta parte hanno avuto nelle performances istrioniche dal vivo dell’indimenticabile Freddy Mercury.
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Mi considero una persona pratica. Mi piace applicare le funzionalità delle nuove tecnologie alla vita di tutti i giorni